Osservatorio sul TPL in Campania 11 dicembre 2012 |
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Aggiornamento al 11 dicembre 2012
Nome dell'iniziativa: "OSSERVATORIO per l'efficienza del trasporto pubblico"; Dove: Napoli città e provincia - regione Campania. Quando: dal 1° Gennaio al 31 Dicembre 2012; Scopo: monitorare l'efficienza del trasporto pubblico a Napoli ed in regione Campania per stimolare i soggetti preposti a compiere urgenti azioni di miglioramento.
Il WWF per l'efficienza del trasporto pubblico in Campania Aggiornato all' 11 Dicembre 2012
Il WWF, con l'intento di offrire un contributo propositivo alle azioni da intraprendere per raggiungere obiettivi di mobilità sostenibile in Napoli e nella regione Campania, affronta il tema della scarsa efficienza dei trasporti pubblici nel comprensorio e lo fa anche attraverso il monitoraggio del fenomeno per tutto l'anno 2012. Ha istituito, quindi: l'Osservatorio per l'efficienza del trasporto pubblico a Napoli e nella Regione Campania, e ha attivato: un sondaggio permanente sul tema, sul proprio sito www.mobilitanapoli.it .
L'esigenza è scaturita in modo unanime e pressante a seguito delle attività di informazione e sensibilizzazione organizzate dal WWF Campania sul tema della mobilità sostenibile in occasione dell' istituzione in Napoli delle ZTL-Centro Antico (22.9.2011), ZTL del Mare (14.5.2012), ZTL Epomeo (dal 19.11.12 al 19.2.13) e anche nell'ambito di pubbliche assemblee (la più recente "Muoviamoci" il 26.10.2012) e delle periodiche Consulte regionali e di municipalità. Moltissimi cittadini interpellati (lavoratori, studenti, commercianti, professionisti, ecc.), si dichiarano favorevoli ai provvedimenti per promuovere la mobilità sostenibile, ma non riescono a fare a meno dell'auto. Lamentano una persistente scarsa efficienza del trasporto pubblico, che si evidenzia principalmente nella diminuzione delle corse e nella endemica mancanza dell'informazione al cittadino in merito alla programmazione giornaliera degli orari delle partenze dai capilinea e dei passaggi alle fermate dei bus o dei treni delle ferrovie afferenti alla città e alla provincia. Ciò rende difficile programmare gli spostamenti nell'arco della giornata all'utente che voglia fare a meno dell'auto. Se a questo si aggiungono altre carenze legate al conto economico strutturalmente deficitario delle aziende, alla vetustà del parco macchine, alla non capillare disponibilità dei biglietti, è giocoforza che le Aziende di trasporto pubblico vengano viste come inaffidabili e inefficienti, a vantaggio dell'automobile che molti interpellati considerano un male costoso, stressante, ma necessario, di cui farebbero volentieri a meno se ci fossero le condizioni. Negli ultimi tempi, inoltre, cominciano a profilarsi figure di cittadini che non possono più permettersi un'auto propria.
Si evince, quindi, che a Napoli e in Campania c'è una considerevole domanda potenziale di trasporto pubblico e quindi di mobilità sostenibile oggi non soddisfatta (addirittura l'offerta è in diminuzione per svariate cause), ma che potrebbe essere "catturata" a seguito di miglioramento di efficienza, con conseguente aumento dei ricavi, del sistema. L'ing. Sannino direttore di Unico Campania, in data 5.12.2012 ha diffuso l'informazione che il servizio TPL a Napoli sarebbe calato dai 35 milioni annui di buskm (somma dei km percorsi da tutti i mezzi di TPL in un anno) di qualche anno fa, ai circa 10 milioni di buskm attuali. Una nostra ricerca evidenzia che a Vienna (che ha un numero di abitanti paragonabili a quelli di Napoli) si percorrono giornalmente 181.000 buskm (http://www.wien.info/it/travel-info/to-and-around/public-transport), che corrispondono a circa 66 milioni di buskm annui (6,5 volte più di Napoli). Il WWF da molto tempo presta attenzione al fenomeno denunciato, cerca di individuarne le cause e, anche insieme ad altre associazioni riunite nel coordinamento mobilità, tenta di proporre rimedi che possano contribuire a "risolvere il problema".
Attualmente le aziende che gestiscono operativamente il trasporto pubblico in regione sono una moltitudine, se ne contano 139 (centotrentanove), di cui 14 pubbliche e 125 private, prevalentemente di piccolissima dimensione al disotto dei 15 dipendenti e con una dotazione di autobus inferiore a 10; circa 12.000 addetti. Nella sola città di Napoli, le principali direttamente impegnate, sono: A.N.M. spa (partecipata da Comune Napoli; 2.600 dipendenti): autobus, tram e filobus di superficie. Il 3 Dicembre 2012 l'azienda comunica sulla stampa che le restano solo 350 autobus attivi. Non dice se e come vengono di conseguenza ridotti i costi strutturati per un parco di 1.000 veicoli (il numero di veicoli si ricava da info pubblicata sul sito web ANM). Metronapoli spa (controllata 100% da Comune Napoli; 540 dipendenti): metropolitane, funicolari, scale mobili urbane. CTP spa (proprietà esclusiva della Provincia di Napoli; 1.139 dipendenti, 55,5 milioni costo del personale, nel 2011 l'azienda ha perso 26,7 milioni di euro, perdite previste per il 2012= 22,7 milioni di euro): linee su gomma suburbane. Trenitalia spa (interamente Ferrovie dello Stato): passante ferroviario, linea 2 della metropolitana. Sepsa spa: (700 dipendenti; concessionaria della Regione Campania, di proprietà di Ente Autonomo Volturno srl, holding dei trasporti della Regione Campania) ferrovie Cumana e Circumflegrea. Circumvesuviana srl (di proprietà di Ente Autonomo Volturno srl, holding dei trasporti della Regione Campania): linee ferroviarie ad est della città. Metrocampania Nord-Est srl (di proprietà di Ente Autonomo Volturno srl, holding dei trasporti della Regione Campania): linee ferroviarie verso Nord-Est. EAV BUS srl (di proprietà di Ente Autonomo Volturno srl, holding dei trasporti della Regione Campania): da Maggio 2008 ha ereditato il trasporto su gomma già di Circumvesuviana, Metrocampania Nord Est e Sepsa. In liquidazione dal 19 Ottobre 2012; Il 15 Novembre 2012 ad EAVbus è stata notificata sentenza di fallimento per 600 mila euro di debiti non onorati (vedi dettagli più avanti). Metrò del Mare (consorzio tra Società di navigazione con contributi Regione Campania) : collegamenti marittimi costieri. CAREMAR (Compagnia di navigazione dal 3.11.2009 passata dallo Stato alla Regione Campania, in attesa di essere ceduta a privati con bando di gara pubblicato su G.U. il 25.7.2012- circa 350 dipendenti): si occupa del trasporto marittimo di persone e merci tra terraferma e isole del golfo. Cooperative di Taxi.
Ed indirettamente: ACAM Agenzia campana per la mobilità sostenibile (Regione Campania). Napolipark (proprietà Comune NA; gestisce servizi di sosta, segnaletica, semafori, videosorveglianza; 280 dipendenti). Muoversi - infomobilità in Campania (Servizio realizzato da Regione Campania e ACI). EAV (unico socio Regione Campania; 4.200 addetti, 600 mezzi di trasporto, 79 milioni annui di passeggeri): Holding dei trasporti della regione Campania che controlla al 100% Sepsa, Circumvesuviana, Metrocampania Nord Est, Eavbus. ANEA Agenzia Napoletana Energia e Ambiente (consorzio indipendente tra 8 Enti,Comune e Provincia NA, ANM, ARIN, CTP, ENEL Distribuzione, Napoletanagas, Unione Industriali Provincia NA ). UNICO CAMPANIA consorzio tra 14 aziende di TPL che si occupa della gestione della tariffazione integrata nella Regione Campania. Dal 1° Gennaio 2013 si torna a biglietti emessi anche da ogni singola azienda, Si occupano di TPL anche gli assessorati competenti di Comune di Napoli (11.000 dipendenti in totale; costo del personale=466 milioni; costo del personale delle partecipate=244 milioni; in totale 710 milioni), Provincia di Napoli (1.400 dipendenti), Regione Campania (6.000 dipendenti).
A titolo esemplificativo il WWF ha condotto una analisi di ACAM e delle 3 principali aziende di trasporto cittadine - ANM, SEPSA e METRONAPOLI -, preliminarmente visitando i siti web delle stesse, per vedere come esse si presentano al mondo esterno, soprattutto al cliente, cittadino o forestiero che sia. L'analisi è stata eseguita attraverso una scheda-questionario in cui sono state segnalate e messe a confronto una ventina di caratteristiche funzionali del servizio fornito dalle aziende, al fine di capire se e quanto possano ritenersi soddisfatte le principali aspettative dell'utente in materia di informazioni sul trasporto, complessivamente inteso (orari dei passaggi, servizi di stazione, risposta ai reclami e alle richieste, ecc). Inoltre sono stati sviluppati confronti con dirigenti delle aziende per meglio conoscere la realtà complessiva del comparto. Ne viene fuori un quadro estremamente preoccupante dello stato pre-fallimentare del sistema del TPL in Campania, gravato da debiti ed inefficienze da cui è difficile uscirne senza provvedimenti immediati ed incisivi. Per la cronaca, si rileva che EAV bus è stata messa in liquidazione dal 19 Ottobre 2012 (deficit ammontante a 39 milioni; 1.270 dipendenti a rischio). Si ripete la vicenda di ACMS di Caserta e di CSTP di Salerno, poste anch'esse in liquidazione nei mesi scorsi. ACMS (450 lavoratori) è prima fallita e poi acquistata il 30.5.12 dalla società privata CPL spa con contratto di servizio fino al 31.12.12 e per un corrispettivo pari a circa 17 milioni/anno, con l'impegno di utilizzare 340 lavoratori e accompagnare gli altri 110 verso la fruizione di ammortizzatori sociali garantiti da Regione Campania . Il 15 Novembre 2012 ad EAVbus è stata notificata sentenza di fallimento per 600 mila euro di debiti non onorati. Soluzione provvisoria: la curatela fallimentare autorizza esercizio in comodato d'uso ad EAVholding per 30 giorni (fino al 20 Dicembre 2012). La Regione anticipa 6,3 milioni di euro per gli stipendi e i servizi minimi. Poi si procederà con il fitto. La Regione successivamente allunga a 60 giorni (fino al 20 Gennaio 2013) il termine stanziando complessivamente 10 milioni, aggiungendo l'impegno per i manager della holding di presentare entro il 10 Dicembre 2012 un piano industriale per la società fallita.
Le osservazioni emerse dal momento in cui è partita l'attività del WWF e, d'accordo con molti cittadini, trasformate in PROPOSTE illustrate in svariate occasioni, sono:
I cittadini vogliono capire cosa sta succedendo, atteso il rischio di poter essere chiamati al ripiano dei debiti con ulteriori tasse e balzelli, insopportabili in periodo di crisi.
La sintesi di queste proposte è confluita in una lettera, condivisa con altre 6 Associazioni, che abbiamo inviato il 22.10.2012 all'Assessore ai trasporti regionale prof. Sergio Vetrella, chiedendo di essere messi a conoscenza di quanto la Regione sta concretamente programmando per risanare il settore Trasporti, con relativo cronoprogramma. La lettera del 22.10 e il resoconto della risposta dell'assessore Vetrella in data 14.11.2012 sono pubblicate in altra sezione del nostro sito. Il 24.11.2012 il WWF ha inviato una seconda lettera all'assessore Vetrella con la richiesta di vedere pubblicati sul sito della Regione o delle Società di gestione del TPL almeno i dati elementari sulle aziende, indispensabili ai cittadini per avere un quadro reale dell'aspetto economico del sistema di mobilità campano, alla portata di tutti e che permetta di farsi un'idea dello scenario da cui si parte, quando si parla di risanamento. Le associazioni sono costrette a desumere le informazioni dalla stampa, quando vengono pubblicate e senza possibilità di riscontro diretto. Questo stesso report è compilato con dati e informazioni ricavate dai mass media, senza pretesa di rigorosità, ma con l'intento di fornire ai cittadini uno scenario verosimile della situazione e, quindi, la possibilità di contribuire ad avanzare proposte per far uscire dal rischio di default il comparto.
Il fatto che sembra grave e' la mancanza di un vero progetto strategico, con la necessaria e documentata sostenibilita', e di una vera e chiara trasparenza. Come si vede, la Campania vive il rischio incombente del fallimento di una rete di trasporto pure molto estesa, con grandi potenzialità e ampi margini di miglioramento. Il problema va affrontato urgentemente e sinergicamente, con l'intenzione di mettere il cliente al centro del servizio di trasporto, attraverso l'ascolto e il dialogo sul territorio, strumenti indispensabili per la crescita della qualità dei servizi e della mobilità sostenibile.
L'obiettivo auspicabile è che il servizio di trasporto pubblico possa superare al più presto le carenze già evidenti al 1° Gennaio 2012, operando un riassetto totale con lo sguardo costantemente volto a far incontrare l'offerta, attualmente asfittica, con la domanda invece crescente favorita oltretutto da fenomeni non passeggeri quali la crisi economica, l'aumento del prezzo dei carburanti, i provvedimenti di pedonalizzazione e limitazione del traffico, ecc.
Avanzamento verso l'obiettivo del raggiungimento di maggiore efficienza nel settore del TPL. Si registrano alcuni impegni:
Nota: a completamento del presente documento, si riportano i riferimenti di leggi e decreti che regolano il TPL in Campania:
Qualche considerazione di utenti raccolta dal nostro gruppo:
WWF Campania - Via Michele Cammarano, 25 (80129) Napoli (Vomero, zona Piazza Vanvitelli) Tel. +39 081 5607000; fax +39 081 5601715 e-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. sito dedicato alla mobilità sostenibile: www.mobilitanapoli.it
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