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Mobilità sostenibile

In questi ultimi anni la tendenza all'aumento della mobilità è cresciuta tantissimo a causa delle variazioni degli stili di vita e delle abitudini delle persone, della dispersione territoriale delle residenze e degli insediamenti produttivi, della diversa distribuzione delle attività commerciali.

La risposta a questa domanda di spostamenti è stata soddisfatta con l'uso sempre crescente del mezzo veicolare privato, che per le persone corrisponde all'82%, e che ha provocato un impatto ambientale gravissimo: produzione di inquinamento atmosferico ed acustico con aumento delle malattie e perdita di benessere, elevati consumi energetici, produzione di CO2 e contribuito ai mutamenti climatici, occupazione di suolo, cementificazione, distruzione del paesaggio, perdita di diversità e continuità biologica, consumo di risorse scarse e non rinnovabili.

Inoltre devono essere aggiunti i costi umani e sociali derivati dall'incidentalità, con migliaia di morti e feriti sulla strada.

Questi prezzi ambientali, umani e sociali sono assolutamente insostenibili e rappresentano la necessità di invertire queste tendenze e di promuovere strategie, azioni e politiche in grado di incentivare una mobilità che, perciò, viene definita sostenibile.

La mobilità sostenibile è un sistema di mobilità urbana in grado di conciliare il diritto alla mobilità con l'esigenza di ridurre gli effetti negativi che ne conseguono.

Per il WWF l'obiettivo principale per raggiungere una mobilità sostenibile è la diminuzione del traffico privato e l'incremento del trasporto pubblico collettivo attraverso la realizzazione di un modello di mobilità che si adegua alle caratteristiche della città e non viceversa.

Pertanto, nel caso di Napoli, un'area urbana articolata in zone collinari e pianeggianti, con luoghi densamente popolati ed altri meno, le soluzioni trasportistiche devono essere adeguate alla complessità del luogo; sinora, nonostante l'alta disponibilità del trasporto su ferro, non sono stati raggiunti accettabili livelli di vivibilità urbana, per la mancata attuazione di misure concrete di limitazione della circolazione veicolare. Gli interventi e le azioni concrete, che devono essere realizzate per raggiungere gli obiettivi, devono essere contenute nel Piano Generale del Traffico Urbano, che ogni Amministrazione deve adottare.